REDAZIONALE del 26 Gennaio 2009

La democrazia secondo "Paese Mio"

   

 

 

Non se ne abbia a male Gabriele Fiore (Gaf?) di “Paese Mio” (“Mio” di chi?) se prendiamo spunto dal suo articolo pubblicato sul numero di questo mese per proporre un ragionamento sulla politica e sull’opinione pubblica monteclarense.  E’ esemplare la frase del citato articolo in cui il Fiore scrive : “Paese Mio filoleghista? Neanche per sogno; semmai filo Rosa, nel senso che siamo dalla parte del primo cittadino….Paese Mio è semplicemente dalla parte del cittadino”. E più in là : “Se due cittadini su tre la pensano in un determinato modo [ovvero hanno votato Rosa n.d.r.] non vediamo modo di contraddirli a priori, dando corpo a Montichiari a una crociata contro i monteclarensi.”.

Traduciamo senza il timore di essere smentiti : un giornale commerciale che voglia continuare a mantenere i suoi tanti inserzionisti deve stare sempre con chi comanda, perché così è sicuro di stare dalla parte del potere che, in quanto tale, può mantenere il consenso anche tramite i begli articoli pubblicati quasi come note stampa ufficiali del politico di turno.   Ci pare di vedere i giornalisti del Washington Post, autori dell’inchiesta sullo scandalo che condusse Nixon alle dimissioni, contorcersi tra risate e pianti disperati, non che “Paese Mio” sia paragonabile a quel giornale, per carità, ma di certo sopprimere il buon senso critico del bravo giornalista onesto per racimolare soldi a destra e manca è cosa offensiva per ogni cronista pur di bassa … lega.

Si sa che non esiste la vera libertà di stampa e nemmeno la neutralità assoluta; i quotidiani sono di questo o quello editore, imprenditore o politico di mestiere, ma almeno si sforzano (quando stanno dalla parte del padrone) di approfondire per mostrare tutta la bellezza delle scelte “padronali”. L’opinione pubblica non va ammansita ne inquadrata, non deve essere considerata stupida a priori ma nemmeno sapiente e preparata; un giornale deve mostrare i fatti per quel che sono, scrivendo anche le opinioni opposte in modo da fornire tutti gli elementi al giudizio del lettore. Tanto più un giornale locale, che stando coi piedi dentro il territorio dovrebbe sapere cogliere sapientemente anche i refoli di vento opposti e incanalarli verso un confronto tra le parti che lasci pur maggiore spazio alle maggioranze…per nulla silenziose. Ma Montichiari, come scriviamo da tempo, è cloroformizzato anche a causa di certi articoli che illustrano con adeguato taglio tutto il bene che vien fatto dal primo cittadino omettendo o ridicolizzando i pareri che contestano le scelte amministrative. 

Ne è stato un esempio nel numero scorso l’articolo sul velodromo, non tanto perché ha sbagliato (???) le cifre al ribasso ma soprattutto perché non ha evidenziato, come sarebbe stato perlomeno intelligente, il grande aumento di spesa a carico dei monteclarensi e il futuro e oscuro onere di mantenimento e gestione di un impianto non certo prioritario per la città.

Riteniamo veramente volgare scrivere “un tanto al chilo” e troppo facile scrivere alla ricerca del facile guadagno; “Paese Mio” ritiene che tanti inserzionisti significhino tanta bravura?

Continui pure su questa strada, in attesa che magari nuovi padroncini cui inchinarsi rinnovino fiducia e contratti ai pennivendoli di turno. Non vogliamo essere superbi né offensivi, ma certo da anni lavoriamo per offrire informazioni aggiuntive e altrimenti non conosciute, ne meniamo vanto, anche perché questo ci costa tempo e denaro, spesi non certo per dileggiare chi comanda ma per tenere desta l’attenzione dei Cittadini.  La democrazia è anche questo!   

 
Scarica questo testo: 26 gennaio 2009