REDAZIONALE del 10 Febbraio 2009

Fuori dai ... Maroni

   

“Cani perduti senza collare” è il più famoso libro di Gilbert Cesbron e affronta il tema dei ragazzi abbandonati, senza genitori… Ci sentiamo un poco così anche noi, a Montichiari, impossibilitati a trovare un padre politico che ci possa condurre ad un porto sicuro.

Intendiamo con ciò fare alcune riflessioni a valle di un lutto che in un modo o nell’altro ha colpito tutti in Italia e forse oltre.

Potrebbe sembrare strano che diversamente dal solito il nostro redazionale si occupi di cose nazionali anziché restare nel paesello ma in realtà alla fine parleremo di Montichiari, dei suoi amministratori, dei nostri politici, dei nostri concittadini.

Perché il caso “Eluana Englaro” ha visto schierarsi strumentalmente tutto il centrodestra in nome della difesa strenua della vita e quindi contro la volontà della famiglia e contro le sentenze della magistratura; in compenso il centrosinistra si è contorto le viscere alla ricerca di una presunta libertà d’opinione che nasconde in realtà le contraddizioni interne nel difficile equilibrio tra i “teodem” e i laici del PD.

E a Montichiari quanti sono nel centrodestra coloro che sopportano le pretese leghiste di imporre tutte le sue parole d’ordine pur di salvare la facciata di un’intesa tarlata dagli ultimi episodi in Consiglio comunale? La cronaca ha descritto ad esempio il voto non favorevole al bilancio da parte di Lanfranchi (a rappresentare il PdL) mentre Visconti e Imperadori si son messi fuori dal Partito col loro voto favorevole. Ma tutto ciò a quale fine?

E i laici del centrodestra dove sono? Non dovrebbero avere un qualche dubbio sull’eccesso di parallelismo tra clero e Amministrazione comunale, sull’uso strumentale da parte della Giunta del denaro pubblico (vedi nuove santelle) pur di ricevere il supporto politico delle parrocchie?  E dove sono i cristiani quando si parla di immigrazione? Sta bene a tutti loro che il Governo decida la tassa sull’immigrazione e l’indicazione ai medici di denunciare i clandestini che si presentino da loro per farsi curare?  Ma possibile che a nessuno venga in mente di immaginarsi padri di una ragazza da 17 anni in stato di coma irreversibile? o di immaginarsi morto di fame e paura in qualche parte del terzo mondo? o vittima di guerre, di pulizie razziali, di stupri, di ruberie? o di immaginarsi uomo o donna o bambino bisognosi?

Perché è comodo ritenersi solo cittadini con diritti e possibilità di vivere in ogni modo, in ogni senso, con ogni bene, con ogni comodità. Chi ha fame non ha altra regola che mangiare; chi ha paura vuole solo aiuto e soccorso; chi è violentato deve essere curato e protetto; chi soffre deve essere compreso e avere solidarietà e non assurde accuse da parte di stolidi presunti statisti di bassa statura. La violenza anticristiana del Ministro Maroni fa male anche ai laici come noi, fa male alla immagine di noi italiani, fa male a noi monteclarensi nel momento stesso in cui i nostri amministratori guardano a quelle idee come idee base della loro ideologia che finisce poi alla fin fine per giungere a condizionare le scelte amministrative che riguardano tutti noi. Non illudiamoci, se la pensiamo diversamente, che le cose cambino nel silenzio della grigia maggioranza; già oggi abbiamo i prodromi della bestialità umana che fanno ammalare la nostra gioventù.

E’ di oggi un episodio illuminante: un bambino è andato in classe (scuole medie di un comune bresciano) accusando un compagno di classe di avergli “sicuramente” rubato 10 euro dalle tasche…per il solo fatto d’essere “negro” non poteva che essere così.  Ed alla domanda dell’insegnante sui motivi dell’accusa è giunta la bestiale risposta: “Mi ha detto mia madre che se c’è un negro in classe sarà stato di certo lui a rubare i miei soldi!”. 

E’ davvero questo allora il paese che vogliamo? Noi no, ed è per questo che diciamo: chi la pensa come quella madre, chi amministra con certe idee, chi dimentica la giustizia, la democrazia, l’essere umano…fuori dai…Maroni!  Troviamo insieme altre e giuste soluzioni.

 

Scarica questo testo: 10 febbraio 2009