REDAZIONALE del 06 Aprile 2009

ANSIA DA PRESTAZIONE

 

 

 

La cosa più interessante di questa campagna elettorale di fatto ormai partita è … che non c’è!

Ovvero : senza andare ai vecchi tempi alla Peppone contro Don Camillo, è da un bel po’ che le elezioni vengono vissute sostanzialmente in TV e semmai sui giornali (per chi ancora li legge).  Come dire che alla fine, nelle ultime 48 ore (se non 24) l’elettore deciderà in base a cosa gli capiterà d’incontrare sulla strada dei propri impegni.

E’ stato praticamente inutile tutto il lavoro fatto da “Cittadini per l’Attenzione” perché l’attenzione è stata davvero scarsa e il Cittadino con la “C” maiuscola, ha deciso per sua colpa di essere solo cittadino con la “c” minuscola, numerino tra i tanti da considerare solo in fase elettorale, e non persona che con spirito civico si informa, analizza, confronta.

Poi magari al bar o nelle chiacchiere con gli amici esce lo slogan “Tanto iè tocc precis!” (tanto son tutti uguali) oppure, se si criticano gli attuali amministratori, “Erano così anche quelli di prima!”.

Nessuna analisi e solo prese d’atto; ne deriva che per forza di cose la valutazione prima di recarsi alle urne non riguarderà, purtroppo, la valutazione delle cose fatte/non-fatte o i programmi di chi si candiderà a sostituire Rosa, ma la faccia e la personalità pubblica, leggibile, delle persone in lista, siano esse novità o meno.

Intanto è in vista la candidatura di Elena Zanola, con accanto come capolista Gianantonio Rosa; il regista Gelmini guiderà la Lega locale ad una non-intesa col Popolo delle Libertà, così da avere mano libera nel gestire il tentativo di fare man bassa al primo turno, senza andare al ballottaggio costretto a trattare con qualcuno (chi????).

In altre e più chiare parole esemplificatrici: se la Lega non accettasse dictat da Brescia-Milano-Arcore per un accordo che lasci al PdL il posto di nuovo Sindaco di Montichiari (in virtù del bilanciamento con la candidatura del leghista Molgora al ruolo di Presidente della Provincia), allora la stessa Lega monteclarense si sentirebbe in grado di tentare da sola l’assalto alla poltrona di Primo Cittadino, lasciando probabilmente al PdL il ruolo di debole contrasto al ballottaggio con un proprio candidato alternativo.

Ecco perché sul volantino distribuito dai leghisti ai gazebi domenica scorsa non appare nessun nome e nessuna strategia; Marco Togni, addirittura Capogruppo in Consiglio Comunale, non osa e non azzarda, come se non volesse o non potesse dire nulla.

Il volantino stesso è del tutto inutile, perché a 60 giorni dal voto, a 30 dalla presentazione delle liste, gli elettori avrebbero diritto a sapere qualcosa di più sulle scelte strategiche per il paese del futuro e sugli uomini e donne chiamati a sostenerle.

Inutile perché tessere le solite lodi a Rosa senza presentare dati e cifre è come richiedere una semplice patente di fiducia senza aprirsi ad un reale confronto dialettico.

 

Così il cittadino soccombe al peso della politica (con la “p” minuscola) e grato di non  dovere stare a tribulare consultando tabelle e leggendo resoconti e programmi, andrà per strada solo a contare quante rose sono state piantate e quanti velodromi sono stati inaugurati.

E il PdL, primo partito di Montichiari?

Ma? Se ci sei batti un colpo, ma attento a non disturbare i manovratori, si sa mai che siano gli stessi coi quali condividere forzatamente (per scelte altrui piovute dall’alto) i prossimi anni della “Montibus in claris…” del resto con “…semper vivida fide”.

Insomma tutti si nascondono …. O forse i papabili sono davvero pochissimi, preoccupati o turbati da una qual certa “ansia da prestazione”.

 
Scarica questo testo:  06 aprile 2009