REDAZIONALE del 20 maggio 2009
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GELMINI, "L'UOMO NERO" |
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L’Assessore Massimo Gelmini, anzi il dottor Gelmini, esperto di bilanci e di organizzazione, ha posto solide radici a Montichiari ben prima di divenire membro della Giunta di Gianatonio Rosa nel 1999. Non vorremmo tediare i lettori che già sanno tutto sull’uomo ma un brevissimo excursus è opportuno. Non è che abbiamo fatto gli Sherlock Holmes per scoprire i suoi segreti, è che tra voci, notizie stampa e qualche buona fiutata, abbiamo molte volte ben visto attorno alla sua vicenda.
Il giovane Massimo, reduce da un discusso concorso pubblico come impiegato del Comune di Castelmella, si è trovato nella primavera del citato anno, alcune settimane prima delle elezioni, a dover “traghettare” il vergine Rosa (politicamente vergine, s’intende) verso il soglio di Sindaco di Montichiari sotto i simboli della Lega. Si dice che sia stato il defunto Peppino Boifava a lavorare affinché Rosa accettasse prima la candidatura e poi la sovrapposizione del “gerarca” che veniva da Brescia per garantire alla Lega che gli accordi con Forza Italia (erano ancora i tempi in cui Bossi parlava di Silvio come del “Berluskaiser”) sarebbero stati politicamente accettabili, senza compromettere l’etica del Carroccio. Si sa che prima Gelmini era stato in Giunta a Rovato e poi a Concesio, ma adesso questo non ci interessa, così come non è una colpa essere nati ben lontani dalla Padania. E veniamo alle Giunte Rosa, 1999/2004 e 2004/2009, Giunte in cui l’Assessore, tenendo i cordoni della borsa e pilotando le scelte strategiche, pare abbia fatto persino un poco preoccupare il Sindaco proprio sul fatto che pareva quello il vero Sindaco (monsignori a parte!). Poi c’è stata la vicenda “Stadi”, quello del Brescia Calcio e quello nuovo del Montichiari. Un’inchiesta mai smentita e mai confermata da Rosa, ma i quotidiani ne scrissero per un poco, poi se ne dimenticarono e noi, ignoranti, non sappiamo ancora come sia finita; sappiamo però che Corioni e soci ebbero a dichiarare che mai più avrebbero avuto rapporti con Montichiari finché ci fosse la attuale ed uscente Amministrazione…qualche motivo ci sarà, tanto che lo stadio, se si farà, sarà sul suolo di Castenedolo ad un soffio dalla Fascia d’Oro monteclarense, ovvero cornuti e mazziati con tanti ringraziamenti al manovratore Gelmini.
Ma il colpo più forte, ma passato nel dimenticatoio per l’arte di insabbiare di Rosa e amici, è venuto a Gelmini dalla sua dismissione prima da Segretario provinciale della Lega e poi a cascata da Vicepresidente della Provincia di Brescia. Noi sappiamo il perché! Voci ben autorevoli e molto alte hanno voluto fare giungere le motivazioni sino a Montichiari, ma sarebbe illecito e poco serio scrivere in questo caso in base ai “si dice”.
Meno scrupoli ha avuto in piena campagna elettorale l’ex socio Roberto Vanaria, commissario della locale sezione leghista dopo la fuoriuscita dal partito ufficiale di Rosa, Zanola e colleghi vari. Durante un incontro il consigliere provinciale fedele bossiano ha “sparato” sui locali, dichiarandoli traditori ma soprattutto accusandoli di guardare agli interessi personali anziché alle logiche di partito. Non sono mancate accuse poco velate a Gelmini per la sua vicenda provinciale e certo in molti interlocutori è parso chiaro come Venaria consideri Gelmini l’uomo nero della situazione locale. Insomma, il dottor Assessor Massimo Gelmini è sicuramente un ottimo gestore dei bilanci, nel senso che sa ben manipolare conti e schemi contabili e sicuramente a fin di bene, per carità, ma ci chiediamo che bisogno abbiamo ancora noi a Montichiari di lui…e lui stesso forse se lo chiede, timoroso di perdere lo stipendio da amministratore di cui gode qui, piccolo o grande che sia. Comunque in lista non c’è: Zanola, che ha voluto attorno a sé tutti i fedeli colleghi di Giunta e i Consiglieri comunali per affermare il diritto di chi è uscente di farsi giudicare, non ha messo in elenco anche Gelmini, ed allora i casi sono due: o Rosa e Zanola temono che lo “straniero” porti male, o è Gelmini che non vuole essere soppesato e magari poco preferenziato. Caso strano, sarebbe l’unico amministratore uscente a non candidarsi come Consigliere; la nostra facile spiegazione è che abbia già in tasca la ri-nomina ad Assessore e che quindi non gle ne importi nulla di confrontarsi con gli elettori monteclarensi. Attento però, questa potrebbe essere l’ultima spiaggia se Zanola perdesse, mentre è certamente un’occasione unica per i cittadini di qui, di lasciarlo a casa una volta per tutte. Possibile che sia insostituibile? O è Rosa che non può fare a meno dell’”uomo nero”?
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