REDAZIONALE del 31 maggio 2009
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IMBROGLI |
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La campagna elettorale in corso mostra notevoli livelli di imprecisione…ma scrivendo ”imprecisione” uso un eufemismo perché la parola giusta sarebbe “imbrogli”. Per carità, si sta parlando di cose legali, diciamo : massimo sfruttamento delle possibilità al limite. Facciamo un esempio tanto per iniziare ed è quello riguardante i tabelloni per incollare i manifesti elettorali. Ogni candidato sindaco può essere sostenuto da più di una lista e ad ogni lista spettano poi tot spazi elettorali; ne deriva quindi poi che se un candidato ha più liste a sostegno, ha a disposizione un maggiore numero di metri quadri su cui incollare la sua pubblicità. Non conta neppure se negli spazi per le comunali si incollano pubblicità elettorali di candidati per la Provincia o per le Europee purché nessun altro candidato e nessuna altra lista si lamenti di ciò.
Secondo esempio di imbrogli : i simboli. Vi sono simboli che copiano altri simboli e nomi che copiano altri nomi. Nel 2003 nacque l’Area Civica Monteclarense, ben un anno e rotti prima delle elezioni amministrative 2004 nelle quali si presentò, nuovissima, la Lista Civica Monteclarense, peraltro con un logo molto simile a quello ACM. Non è inutile ricordare che la Zanola si presenta candidata sindaco con 5 liste, ma la principale (stampata anche con un logo maggiore rispetto alle altre) è quella “Lega per Gianantonio Rosa” che, non solo scopiazza la Lega Nord almeno nei colori (oltre che nel termine “lega”), ma che quasi nasconde quel “Zanola sindaco” che dovrebbe a logica essere l’indicazione principale. Poi c’è la questione dei dati che dovrebbero essere matematicamente indiscutibili…invece i milioni di euro che il Comune deve spendere negli anni per pagare (ad esempio il velodromo) per taluni sono “debiti” e per altri “semplici mutui”, evidentemente da pagarsi con soldi non veri, se tali mutui non li si vuole considerare veri debiti.
Non scriviamo per non incorrere in banalità di quelle imprecisioni che accompagnano i discorsi di Tizio e Caio (o Tizia e Caia), tutti fatti di “faremo” e “non faremo” e magari si tratta di materie non prettamente comunali e quindi non gestibili da un Sindaco. Vi è infine il caso molto pusillanime delle improvvide e tardive raccolte firme che qualcuno sta facendo attorno a materie popolari quali quella ambientale. Oggi, domenica 31 maggio, in piazza Garibaldi, la Lega per Gianantonio Rosa ha raccolto firme, sino ad una certa ora, “Contro la discarica Gedit [ovvero Gabana])” e quindi, non molti minuti dopo, nello stesso luogo e sotto lo stesso striscione, “Contro le discariche”. Nelle fotografie è chiara la mistificazione, con la correzione fatta al citato striscione con manifestini incollati a coprire la parola “Gedit”. Ci chiediamo se le firme della prima ora siano state ritenute valide anche per la seconda ora, ovvero se i firmatari abbiano siglato un testo contro il solo Marcello Gabana o se invece tutti abbiano inteso firmare contro ogni impianto di smaltimento, compresi quelli accettati o tollerati dalla Amministrazione Rosa. Ci è capitato di sentire in diretta la signora Zanola dichiarare che questa uscente amministrazione non ha aperto nessuna nuova discarica e che quelle che ci sono, 2, sono state aperte da Badilini (padre). Ha anche detto che la dimostrazione che Rosa è contro le discariche sta nel fatto che la sua Giunta ha ricorso persino al Presidente della Repubblica contro la domanda di autorizzazione della Gedit del patron della Pallavolo Gabeca-Paradiso. Noi ci chiediamo invece perché il ricorso (inutile) contro Gedit e porte aperte invece agli impianti della Systema e ci chiediamo perché si ciurla nel manico su Cava-Verde (aperta sì ai tempi di Giliolo Badilini ma raddoppiata con la sola firma di Rosa) mentre con la società “Montichiari Ambiente”, di cui il Comune detiene il 20%, si fa domanda per aprire una nuova discarica per rifiuti solidi urbani a lato della prima discarica. Tutti gli imbrogli dovrebbero però alla fine venire a galla, ma il dubbio nasce dalla voglia dei cittadini di farsi parte diligente affinché alla verità ci si arrivi con documenti davvero inoppugnabili e confronto faccia a faccia che, pare, Zanola non intende fare. Abbiamo già avuto modo di verificare il lavaggio del cervello di tanta parte dei candidati consiglieri, che pensano che tutto va bene e che le malelingue saranno sconfitte. Speriamo che gli elettori invece sappiano, in questi ultimi giorni, fare domande precise e pretendere risposte precise, insomma che si decidano a non farsi considerare dei poveri creduloni da mantenere nell’ignoranza.
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