REDAZIONALE del 04 giugno 2009

LE VERITA’ NASCOSTE, OVVERO ULTIME ORE DI CAMPAGNA

 

 

 

Siamo alla fine, e anche noi, dopo questo redazionale, attenderemo la conclusione della campagna elettorale con la giusta ansia dell’osservatore politico che aspetta di vedere se le proprie previsioni saranno rispettate o meno.  Una campagna certamente anomala, frutto dell’involuzione della politica, in cui contano più le facce che i progetti, più le promesse che i fatti; una campagna ricca di verità nascoste, un thriller di serie B, in cui le ultime battute paiono mostrare l’ovvietà su chi sia il colpevole dell’assassinio della democrazia.

Intendo dire che la cosa che più è mancata è stato il confronto alla pari, in parallelo sulle stesse materie, coi candidati obbligati a rispondere alle stesse domande, a spiegare perché quel che è brutto per l’uno è bello per l’altro.

Prima verità : abbiamo chiesto alla più locale delle banche di prestare il proprio auditorium al giornale “Brughiera” per organizzare un libero aperto dibattito tra i sei candidati sindaco, ci è stato negato…peccato, temiamo (maliziosi) che sapessero già che Zanola non intendeva partecipare ad alcun confronto, quindi per non turbare i manovratori tutto negato.

Poi lo scontro tra leghisti locali e leghisti doc, i “fedeli a Bossi” i quali da Brescia e dintorni mandano a “casa nostra” leader e lettere per “sputtanare” Rosa e Gelmini e Zanola; se l’amministrazione uscente ha scheletri negli armadi e pecche gravi, come mai i colleghi di partito non si sono svegliati prima e perché Forza Italia e AN (ora PdL) non sono usciti anzitempo da una Giunta che era di fatto un monocolore leghista?

Seconda verità : i programmi passati e futuri non hanno nulla a che vedere con lo scontro, conta il timore della troika di condividere, di mediare, di mostrare la verità ad altri personaggi pesanti e conta la voglia di vendetta dei leghisti della Provincia, quelli che hanno provocato e sostenuto la cacciata di Gelmini dal ruolo di Vicepresidente e che hanno sempre mostrato sfiducia in Rosa e C.

I leghisti di Montichiari sono stati espulsi tutti dalla Lega Nord e la sezione commissariata – con lettera ufficiale del segretario provinciale Borghesi datata 15 maggio - e (mentre “Paese Mio”…”mio” di chi? … scrive che “non comprendiamo perché il candidato sindaco non sia andato alla Lega ma al PdL”) nessuno ricorda più cosa è accaduto negli ultimissimi giorni prima della presentazione delle liste. 

Terza verità : non è stato il PdL a sacrificare la candidatura unificata del centrodestra sotto il nome di Elena Zanola, ma Elena Zanola (e/o Rosa, e/o Gelmini) a proporre provocatoriamente la riconferma tal quale della amministrazione uscente, con la semplice inversione dei ruoli tra lei e Gianantonio…ovvero è stata la Vicesindaco uscente a condizionare e quindi sabotare l’intesa, sino al punto di provocare la decisione dei vertici del centrodestra di proporre un candidato PdL (Carzeri) con la benedizione del duo Berlusconi-Bossi.

Ci va ora di sottolineare le lettere dell’ultimo momento a partire da quella inviata dal giovane assessore uscente Gianluca Imperadori, che, mentre sponsorizza con la “sua” lista la candidatura Zanola, invita a votare il PdL alle provinciali e alle europee…grande confusione e grande ingenuità nelle scelte locali del personaggio, che del resto è in buona compagnia. Infine, alla ricerca di verità nascoste o manipolate, risibile la recente “lotta alle discariche” da parte di Rosa: i sì al Gruppo Systema, a Cava-Verde 1 e 2 sono l’esempio palpabile almeno della poca chiarezza di idee; imputare agli “altri” la volontà di realizzarne di nuove è disonesto e deviante; cosa c’è dietro lo scontro quasi fisico avvenuto in Regione tra Gelmini e Gabana, padrone della discarica Gedit e patron della pallavolo,  contro la quale i leghisti locali espulsi raccolgono adesso sulle piazza firme del tutto inutili ma utili a creare “fumo negli occhi”?

Quarta verità : le balle verranno a galla e i mistificatori verranno messi alle strette, quando da vincenti o perdenti verranno chiamati a chiarire i loro gesti.  La nostra non è una sentenza contro qualcuno ma l’auspicio che almeno questa campagna elettorale non finisca nel nulla al cloroformio.

 
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